Liste d’attesa più brevi con i privati accreditati. Rocca: “Entro il 2024 si dovrebbero vedere i primi benefici”
Con le agende del Cup allargate a quelle delle strutture private convenzionate cominciano a restringersi i tempi d’attesa per gli appuntamenti ambulatoriali nel Lazio, come riporta Il Tempo. Con riduzioni medie fino al 30% anche per un esame spesso da bollino rosso come la risonanza magnetica, che da anni risulta sovente inaccessibile da effettuare entro i tempi massimi previsti. Per aumentare l’offerta di visite ed esami e cercare di abbattere le liste d’attesa, infatti, la Regione ha richiesto il caricamento delle agende delle strutture private convenzionate nella piattaforma Recup, che sta procedendo progressivamente all’allineamento dei sistemi informatici regionali e quelli dei singoli privati convenzionati. Con la conseguente immissione nel calendario degli appuntamenti regionali di oltre un milione e 200 mila prestazioni potenziali del privato convenzionato, che dal gennaio scorso sono prenotabili attraverso il sistema Recup. Il 26% del totale delle prestazioni, infatti, è adesso erogato dal privato convenzionato con gli appuntamenti di 221 strutture accreditate entrate nella piattaforma regionale. Solo 27 strutture private non hanno aderito, rifiutando la richiesta della Regione di mettere a disposizione le agende, e per questo motivo non è stato rinnovato l’accreditamento con il sistema sanitario regionale. “Abbiamo obbligato i privati a mettere le loro agende a disposizione del Recup – ha spiegato il presidente della Regione, Francesco Rocca – perché mancavano oltre quattro milioni delle prestazioni di diagnostica e specialistica ambulatoriale che la Regione pagava e non erano nel Recup, che lasciava al privato campo libero per potersi programmare queste prestazioni.
Stiamo mettendo in campo tutte le energie e le risorse che abbiamo e abbiamo trovato per risolvere il problema delle liste d’attesa per le visite mediche. Entro il 2024 si dovrebbero vedere i primi benefici“, ha sottolineato Rocca, presentando il bilancio di un anno di governo qualche giorno fa. Manca ancora, infatti, l’immissione dei calendari delle prestazioni prenotabili nelle grandi strutture private convenzionate: per loro è necessario più tempo per completare l’integrazione con la piattaforma regionale.
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